lunedì 23 aprile 2012

Dal campo alla cantina: il remo sposa la palla ovale

Francesco Consani, rugbista d’inverno e vogatore d’estate, lancia l’idea Etruschi Livorno e sezione nautica Montenero si scambieranno gli atleti

Francesco Consani e partenza del Palio Marinaro gozzette a 4
LIVORNO Rugbista d’inverno, vogatore d’estate. E’ la vita a tutto sport di Francesco Consani, livornese di 34 anni che dopo il lavoro mette al centro le sue passioni e sa battersi sui campi della toscana giocando da terza linea per la Fulgida Etruschi, così come affonda il suo remo in barca da capovoga del Montenero. Da una sua idea è nata un’interessante sinergia che fa incontrare per la prima volta ufficialmente il mondo del rugby con quello del remo: Rugby Etruschi Livorno e sezione nautica Montenero hanno infatti raggiunto un accordo tecnico per lo scambio di atleti che vada a ingrossare le file dei vogatori in forza alla cantina giallonera, nella cui sede sugli scali Finocchietti l’intesa è stata presentata alla città. Non è un’operazione biunivoca, nel senso che per il momento la sinergia prevede che il Montenero apra le porte ai rugbisti degli Etruschi che vogliano presentarsi in cantina e allenarsi acquisendo la tecnica del remo, oppure per mantenersi in forma con gli attrezzi disponibili e utili anche a fini riabilitativi. Nessun vogatore giallonero, invece presterà le sue forze al rugby, per ragioni di logica, ma non è escluso che in futuro qualcuno possa seguire le orme di Francesco Consani, la cui storia non è singolare ma sicuramente esemplare. Perché il rugby e la voga sono due sport puramente amatoriali, che si fanno solo per passione, sostenendo le fatiche di allenamenti costanti e intensi durante l’anno. «Ci vuole un fisico bestiale», per dirla con Luca Carboni, per reggere l’urto di due sport che però sono tutt’altro che inconciliabili, come spiega lo stesso Consani: «Sono entrambi sport amatoriali che hanno preparazioni simili, per questo si possono incontrare». Ma qual è la storia di questo atleta forte e generoso? «Ho iniziato 15 anni fa facendo rugby e voga allo stesso tempo. Poi per circa 12 anni mi sono dedicato soltanto al remo, girando varie cantine, ma passando la maggior parte delle mie stagioni con il Montenero, sia a 10 che a 4 remi. L’anno scorso, quindi, ho ripreso anche a fare rugby con gli Etruschi, disputando il campionato di serie C2 toscana, che adesso è finito quindi posso concentrarmi esclusivamente sulla stagione remiera». Si perché il 25 aprile si parte con il Trofeo D’Alesio, e poi via con tutte le altre gare a cui parteciperà il Montenero. «Abbiamo due equipaggi a 4 remi – dice Carlo Gioli, presidente della sezione nautica giallonera – uno senior e uno femminile. Andiamo avanti con le nostre forze e l’aiuto di due sponsor, Labrochem e Mattia Tour Operator. La nostra è una cantina decentrata e per farla vivere c’è bisogno di più gente. Così accogliamo con piacere questa collaborazione con gli Etruschi, che andrà avanti anche dopo la ristrutturazione nel mondo del remo. Apriamo la cantina ai rugbisti verdeamaranto e chi ha le caratteristiche adatte vogherà per noi». Sull’altra sponda parla Carlo Ghiozzi, presidente degli Etruschi: «Per me questa intesa è un ritorno alla storia, dato che il mio bisnonno Mario Ghiozzi era l’allenatore degli Scarronzoni. L’accordo ci è stato proposto da Francesco, che per noi è consigliere, giocatore e allenatore dell’under 8. Le gare remiere sono una tradizione livornese che noi sosterremo con piacere: già 12 atleti Seniores hanno aderito all’accordo, e in più ci sono anche due ragazze».

Nessun commento:

Posta un commento