Una splendida festa che ha coinvolto (e soprattutto divertito) 128
(!) alunni di tre scuole medie cittadine. Una memorabile mattinata dedicata ad
uno sport, quello della palla ovale, genuino, che pure ad altissimi livelli
internazionali (leggi quello con i giocatori professionisti di gran fama)
continua a mantenere saldi i suoi valori. Lunedì 22 l'impianto comunale 'Tamberi' di via Russo (quartier generale del Rugby
Etruschi Livorno) ha ospitato l'atto finale del 'Progetto Rugby a Scuola'. Si è
dunque concluso con un concentramento interscolastico, avvalato dal
provveditorato, una serie di incontri, allenamenti ed iniziative varie che si
sono sviluppate durante l'anno scolastico. Ad organizzare l'evento la società
Etruschi, che, al termine del concentramento di lunedì, nel classico 'terzo
tempo', ha offerto ai tantissimi ragazzi intervenuti, pane e nutella. Il
sodalizio verdeamaranto non nasconde la soddisfazione di aver organizzato la
riuscitissima iniziativa, diretta dal professor Stefano Biagi. E' stata
direttamente la professoressa Elisa Amato Nicosia, Dirigente dell'Ufficio
Scolastico di Livorno (ex Provveditorato) a mandare ai Dirigenti Scolastici
degli istituti una lettera con la quale invitava i vari alunni a partecipare
alla manifestazione. Per gli Etruschi, l'accordo con l'ex Provveditorato per un
progetto così importante rappresenta una meta di grande prestigio. Tanti i
ragazzi - maschi e femmine - che, conoscendo il mondo della palla ovale con il
'Progetto Rugby a Scuola' hanno manifestato l'intenzione di proseguire
l'attività. L'iniziativa si è sviluppata con la preziosissima collaborazione dei
professori Monica Vestrini, Alberto Albero, Marco Romito, Stefano Gazzarri e
Diana Panicucci. Tali insegnanti erano presenti lunedì mattina ed insieme al
loro collega Stefano Biagi (ed insieme agli allenatori delle giovanili Etruschi
e ad alcuni ex giocatori verdeamaranto) hanno diretto le varie gare disputate
fra le rappresentative. Si è giocata una partita fra le 'Mazzini' e le 'Borsi'
(finita 6 mete a 2), con protagonisti alcuni atleti già con una certa esperienza
nel mondo ovale. Sono stati effettuati inoltre, in contemporanea, due tornei.
Quello in ambito maschile ha coinvolto 4 squadre delle 'Mazzini', 2 delle
'Borsi' e 2 delle 'Bolognesi'. A livello femminile, torneo fra 7 formazioni: 6
delle 'Bolognesi' ed 1 delle 'Mazzini'. Ecco i nomi dei ragazzi che hanno
calcato, lunedì, il campo Tamberi. Si tratta di alunni dell'Istituto Compensivo
Bolognesi, della Scuola Media Statale Mazzini e della Scuola Media Statale
Borsi. Scuole Mazzini: Bientinesi I., Laviosa, Leonardi, Bientinesi M., Barducci
N.,, Lakaj, Zannoni, Gesi, Romagnoli, Barbini, Andreotti, Lonzi, Puglia,
Cannova, Andorlini, Pachetti, Fiorenza, Butteri, Lanari, D'Alessio, Gailli,
Gelli, Bientinesi L., Barducci A., Cocco, Baldi, Cecconi, Innocenti, Bellandi,
Agati, Zanetti, Lattanzi, Giachi, Mannini, Parri, Borella, Petralia, Del Pero,
Iannicello, Gori, Marzocchi, Pachetti, Pardini, Zannoni, Giordano. I.C.
Bolognesi: Battaglia, D'Aria, Donati, Filippi, Gandolfo, Lario, Melani, Micheli,
Mistretta, Paoli J., Paoli S., Papini, Peralta, Ricciardelli, Santucci, Sessa,
Soldaini, Tomei, Villano, Amaro, Barghigiani, Barni, Braschi, Chouki,
Finocchietti, Ciccolini, Fresi, Giannetti, Giovacchini, Guidera, Tosi, Vigni,
Aquilini, Barsanti, Bellandi, Bertoncini, Bonistalli, Bosinco, Brilli,
Bucchioni, Carta, Tocchini, Consani G., Consani T., Cresci, Di Grande, Di Malta,
Iavazzo, Ienciu, Lombardi, Lonzi, Maisso, Menicagli, Mosca, Butrignano,
Rosellini, Soldaini, Valenzisi, Andreini, Bellini, Bergamini, Branchetti,
Brozzi, Campetti. Scuola Borsi: Ciampagna, Qosja, Neziroski, Costan, De
Robertis, Morra, Caroti, Serra, Brozzi, Diella, Morchio, Baldi, Menta, Mirante,
Rachichi, Vitiello, Alaimo, Pini. Soddisfattissimo il professor Stefano Biagi:
“Grazie a tutti quanti hanno operato per la realizzazione di questa favolosa
manifestazione. Vorrei evidenziare un dato: avevamo un medico a bordo campo, che
non ha effettuato alcun intervento. Nessun ragazzo, nel corso dell'intensa
mattinata, ha rimediato il benchè minimo acciacco. E' l'ennesima dimostrazione
di come il gioco del rugby non sia pericoloso. Per questo mi auguro che, in
futuro, con la firma dei loro genitori, altri ragazzi possano partecipare a
simili iniziative”.
Fabio Giorgi
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